Sposarsi in Comune: tutto quello che c’è da sapere

February 28, 2022

Sposarsi in comune è la scelta di molte coppie. C’è chi sceglie il rito civile perché non è credente, oppure i partner hanno credi religiosi diversi e c’è anche chi lo sceglie per avere una cerimonia più semplice e per alcuni aspetti più economica.

Oggi, il matrimonio in comune non è più un atto sbrigativo e scevro di romanticismo.

Sempre più comuni mettono a disposizione degli sposi dimore storiche, sale comunali affrescate e in alcuni casi persino le spiagge.

Come per il matrimonio religioso, anche quello civile richiede una serie di documenti e alcune incombenze burocratiche da sbrigare.

Per questa ragione è fondamentale iniziare ad organizzare il proprio matrimonio per tempo, senza tralasciare nessuno di quei dettagli che lo renderanno un giorno indimenticabile e ricco di emozioni.

Come sposarsi in comune: documenti per il matrimonio civile

Come sposarsi in comune e quali sono i documenti per il matrimonio civile da presentare?

Quando una coppia decide di coronare il proprio sogno e convolare a nozze, è facile che si presentino domande di questo genere.

Oltre all’organizzazione del ricevimento, alla scelta dell’abito o della location, gli sposi si trovano ad affrontare una serie di incombenze burocratiche.

Bisogna precisare che in Italia, secondo il Codice civile, ci si può sposare solo al raggiungimento della maggiore età o non prima dei 16 anni se autorizzati dal Tribunale dei minori.

Inoltre, i futuri sposi devono essere capaci di intendere e di volere, devono avere stato civile libero e non devono sussistere dei vincoli di parentela.

Se i futuri sposi soddisfano i requisiti di legge, il primo passo da compiere è la presentazione della richiesta di pubblicazione presso il comune di residenza di uno dei due sposi.

La richiesta di pubblicazione è emessa dall’Ufficio di Stato Civile del comune di residenza. In questa fase i documenti per sposarsi in comune da avere con sé sono:

  • La carta d’identità e il codice fiscale;
  • Il certificato contestuale da richiedere all’Ufficio Anagrafe;
  • Una, o due, marche da bollo.

Le pubblicazioni vengono affisse per otto giorni e il matrimonio deve essere celebrato entro sei mesi.

Il matrimonio in comune, come per quello in chiesa, prevede la presenza di almeno un testimone per ogni coniuge.

Il consiglio è di organizzare il matrimonio con un po’ di anticipo, l’ideale sarebbe con un anticipo di sei mesi.

Organizzarsi per tempo permette di poter avere tutte le informazioni riguardo il matrimonio civile e i documenti necessari, soprattutto nei casi di seconde nozze, vedovanza o coniugi che non hanno la cittadinanza italiana. Un altro vantaggio è di poter scegliere il giorno e l’ora che più si desidera.

Dove sposarsi in comune

Sposarsi in comune con un rito civile valido legalmente presuppone che il matrimonio venga celebrato nella Casa Comunale di un qualsiasi comune italiano.

La Casa Comunale è un luogo di pertinenza giuridica del comune dove è possibile svolgere il matrimonio civile.

Se il rito viene svolto fuori da una location riconosciuta come Casa Comunale, allora avrà solo un valore simbolico.

Oggi, chi sceglie il matrimonio in comune può celebrarlo presso alcune spiagge qualora il comune offrisse questa possibilità.

In ogni caso è sempre bene informarsi se il rito svolto presso una qualsiasi location o svolto in spiaggia è riconosciuto legalmente.

Inoltre, il matrimonio civile non deve essere celebrato necessariamente nel comune di residenza; quindi, anche chi ha in mente una romantica fuga d’amore può sposarsi in Italia e all’estero, nel luogo che più ci incanta ed emoziona. 

Come farsi sposare da un amico o un parente

Dopo aver visto che documenti servono per sposarsi in comune e dove celebrare il rito un’altra domanda che si fanno molti sposi è come farsi sposare da un amico o da una persona cara.

Nei film americani non è raro vedere una persona comune sposare i suoi due più cari amici. Ebbene, questo è possibile anche nel nostro paese, con alcune precisazioni.

In genere è il sindaco che sposa, ma non mancano casi che vedono un delegato del comune nelle vesti di Ufficiale dello Stato Civile. 

Pertanto, il matrimonio in comune può essere celebrato anche da altre figure, come amici o da alcuni parenti.

Infatti, qualsiasi cittadino italiano che abbia raggiunto la maggiore età e sia in possesso dei pieni diritti politici e civili può celebrare un matrimonio.

Nel caso ci si voglia far sposare da un parente la questione si complica perché la legge è molto precisa al riguardo.

Infatti, l’Ufficiale dello Stato Civile incaricato di celebrare il matrimonio non può essere il coniuge, né un parente diretto, né un parente per così dire “acquisito”, fino al secondo grado di parentela.

Quanto costa sposarsi in comune

Quanto costa sposarsi in comune? Dipende da una serie di fattori. Il primo costo da considerare, se pur minimo, è la marca o le marche da bollo.

In aggiunta, ogni comune può prevedere un tariffario che varia in base al giorno, alla stagione, alla location del matrimonio e tiene conto di eventuali costi di trasferta dell’Ufficiale di Stato Civile.

Il sabato è uno dei giorni più costosi, si parte da un minimo di 100 euro che in genere include l’affitto della Casa Comunale scelta per celebrare il matrimonio.

Le altre spese da sostenere sono quelle comuni anche a chi si sposa in chiesa, come il ricevimento, l’acquisto degli abiti, gli addobbi, le bomboniere e il videografo o il fotografo.

Le ultime cose da fare per un matrimonio perfetto

Dopo aver sbrigato tutte le faccende burocratiche, le ultime cose da fare per un matrimonio impeccabile e indimenticabile riguardano l’organizzazione della festa.

Alcune coppie fanno l’errore di sposarsi in comune pensando ad un rito sbrigativo. Non prevedono un ricevimento, seppure informale e semplice, oppure tralasciano alcuni aspetti che ritengono secondari, come la presenza di un fotografo o di un videografo che documenti i momenti più belli del grande giorno.

Il matrimonio in comune è un giorno che resterà per sempre nel cuore di chi lo ha vissuto. È un giorno carico di emozione e di felicità condivisa con le persone più care, che merita di essere immortalato in un ricordo inossidabile allo scorrere del tempo.

Oggi, grazie alla videografia è possibile catturare le emozioni e riviverle tornando indietro nel tempo grazie ad un documentario che coglie ogni gesto delicato e magico, ogni momento di pura felicità vissuta.

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